Avete presente quelle serate con gli amici quando dopo la cena qualcuno se ne esce con “dai giochiamo a (sostituite con un titolo che volete) “ e tutti esultano come se l’Italia avesse vinto il mondiale?
Beh quasi tutti… voi di quel gioco non avete mai sentito parlare, o forse ne avete sentito parlare ma vi è chiaro più o meno quanto il curling. Però piuttosto che ammetterlo sfoderate la vostra miglior poker face e vi atteggiate un po’ come Paolo Villaggio quando in Fantozzi si dichiara ex azzurro di sci.
Ecco io mi sento così da un anno e spiccioli a questa parte. Ma non è così semplice.
Si perché in questo caso sia il simpaticone che si è tirato fuori l’idea del gioco da tavola che lo sfigato che non vuole fare brutta figura sono entrambi nella mia testa, un po’ come i personaggi di Inside Out (che per chi non lo sapesse è quel film animato della Disney dove la storia di una ragazzina è raccontata a partire dalla personificazione delle sue emozioni che si alternano per gestire i vari momenti della sua vita).
Ok mi direte: ma che cavolo c’entra questo con i podcast? Dai che ci arrivate…Poco più di dodici mesi fa ho deciso che avrei lanciato un podcast!
Dovete sapere che nella vita di solito mi occupo di comunicazione e in prevalenza visiva per di più, quindi con la produzione audio ho sempre avuto ben poco a che spartire. Però quando mi sono messo a ragionare con due amici di come portare online il loro progetto formativo mi è sembrata la scelta più naturale.
La cena era finita e l’amico si era appena alzato per proporre il gioco.
Senza sapere nulla, ma veramente nulla di quali fossero le regole del gioco ho studiato un po’ cosa facevano gli altri giocatori tenendomi in disparte nelle prime mani. Gioco conservativo insomma.
Ho studiato, ho cercato di farmi un’idea e a quel punto ho iniziato a giocare anch’io. Non che le regole le abbia tutt’ora capite poi tanto, ma sapete com’è: dopo un po’ ci si prende gusto e ci si fa trascinare.
Così nasce il nostro primo podcast “Mettiamoci la voce!”, dove con Maria Grazia e Francesco parliamo a tre voci di lettura espressiva sia per piacere che per lavoro.
Però neanche ancora hai capito come funziona la versione base del gioco che l’amico simpatico con le uscite brillanti mica si accontenta. No, figuriamoci. Alla successiva occasione utile se ne salta fuori con l’edizione limitata e per esperti del gioco… E a quel punto che fai? Vuoi veramente fare la figura del rompiscatole e chiamarti fuori?
Ma certo che no! Allora ti rimetti a guardare cosa fanno gli altri e ricominci a studiare e a prenderci gusto. Qui Fantozzi si sarebbe dichiarato ex olimpionico se ci fosse stata l’occasione!
Però di questo nuovo progetto non posso dire di più, non ho ancora capito quanti dadi devo tirare…
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